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Quante volte vi siete sentiti dire “Passami il logo in grafica vettoriale per favore”?
Ma cosa vuol dire esattamente “grafica vettoriale”? Cos’è invece un’immagine raster?

In questa breve guida imparerete:
1. Cos’è un’immagine raster
2. Cos’è la grafica vettoriale
3. In cosa sono differenti questi due tipi di immagini
4. Quando devi usare una e quando l’altra.

1. Immagini raster

Dalla parola inglese “raster” che significa griglia, l’immagine è composta da una griglia di punti detti pixel, di forma quadrata.

Sembra quasi un mosaico formato da tutte queste tessere, i pixel, ognuna con informazioni riguardanti il colore che nell’insieme creano l’immagine vera e propria.

Più pixel ci sono, e quindi più informazioni sul colore avremo, più sarà alta la risoluzione dell’immagine.

Più alto è il numero dato dal rapporto PPI (cioè i pixel per pollice) più sarà alta la definizione dell’immagine.

Il rapporto PPI determina il quantitativo di pixel per ogni pollice di misura (un pollice è circa 2,54cm).

 

grafica-vettoriale_pixel

 

Tutte le foto fatte con lo smartphone, con macchina digitale o le immagini che trovate sui social sono composte da pixel. La loro dimensione viene espressa per esempio come 1920×1080, che rappresentano rispettivamente altezza e larghezza della foto.

Per la stampa ad esempio, lo standard di qualità da cui si parte è dai 300 ppi in su: questo ci dà la sicurezza che il prodotto stampato verrà ben definito in tutti i suoi dettagli.
Invece per lo schermo sono sufficienti 72 ppi per avere una buona qualità di immagine.

Se si ingrandiscono oltre la loro dimensione queste immagini perderanno di qualità, ottenendo l’effetto sgranato, in quanto andiamo ad aumentare il rapporto DPI senza avere il numero necessario di pixel per l’ingrandimento. Questo effetto renderà visibili tutti i quadratini che formano l’immagine, come vediamo nell’esempio sotto.

immagine raster pixelata

Photo credit Stephen Leonardi

Quali sono i formati delle immagini raster più comuni?

I formati delle immagini sono di tre tipi:

Formati non compressi:

Tra i formati più importanti ci sono i file RAW, letteralmente “grezzo”, quelli che escono direttamente dalla macchina fotografica.

Hanno un peso importante in termini di megabyte.

Formati compressi lossless (senza perdita di qualità):

Tra i formati che sono di buona qualità ma che allo stesso tempo occupano meno spazio dei raw troviamo: png, tiff, gif.

Formati compressi lossy (con perdita di qualità):

Il classico e intramontabile jpeg.

La sua caratteristica è quella di avere un peso molto ridotto e quindi adattabile perfettamente per il web.

Con quale software posso lavorare le immagini raster?

Il software più utilizzato al mondo è senza dubbio Adobe photoshop.

Questo programma dà la possibilità di fare photo editing, fotoritocchi, fotocomposizioni, immagini web, illustrazione digitale.

2. Grafica vettoriale

A differenza dei raster, i vettori non sono composti da pixel ma da tracciati, ognuno determinato da forme geometriche.

Non essendo formati da pixel, i vettori possono essere scalati in qualsiasi dimensione senza perdita di qualità, poiché le stesse forme geometriche hanno alla base delle equazioni matematiche che ci permettono di ingrandirli o rimpicciolirli all’infinito.

grafica-vettoriale_linee-e-punti

 

Per questo motivo i loghi sono progettati in vettoriale, pensate su quante applicazioni diverse appare un logo: piccolo sul sito, sulla maglietta, sul cappello, sulla carta intestata, grande su una fiancata di un’automobile, su un aereo ecc.

Inoltre, l’assenza dei pixel rende questo formato molto più leggero in termini di kilobyte.

Questa duttilità della grafica vettoriale rende i file prodotti adatti sia per la stampa che per il web.

Grafica vettoriale - logo ryanair

Quali sono i formati vettoriali più comuni?

Ogni programma di grafica vettoriale dà la possibilità di esportare in diversi formati, dobbiamo scegliere a seconda dell’utilizzo finale dell’immagine.

Infatti abbiamo sempre la possibilità di esportare le immagini in formati raster (jpeg, png ecc…)

Detto questo, tutti questi software hanno un rispettivo formato predefinito: c’è il formato .ai di Illustrator, il .dwg di Autocad.

Questi formati possono essere aperti solamente dal software che si è utilizzato per crearli.

Il formato vettoriale più famoso però è un altro: il PDF!

Con quale software posso lavorare le immagini vettoriali?

Dipende dall’utilizzo che ne dobbiamo fare, certo ci sono meno limiti rispetto ai raster.

Adobe Illustrator ad esempio è un ottimo programma che nella maggior parte dei casi riesce a lavorare file per tutti i fini.

Con questo software possiamo creare loghi, icone, illustrazioni vettoriali e chi più ne ha più ne metta.

Adobe InDesign per creare impaginati come libri, brochure e altro, esportate in PDF.

C’è da dire che per fini architettonici sono consigliati programmi come Autocad che sono nati per quello specifico obiettivo.

Conclusione

Ora che avete letto l’articolo e sapete le differenze tra queste due tipologie è giunto il momento di capire nello specifico qual è il giusto software da utilizzare per creare una o l’altra immagine.

Grafica vettoriale e raster